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Cabergolina Dostinex: a cosa serve? Quali indicazione terapeutiche?

Cabergolina Dostinex: a cosa serve? Quali indicazione terapeutiche?

Per la soppressione della lattazione il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale). Poiché l’iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con la https://autobacsbrand.com/dove-acquistare-genotropin-36-iu-di-pfizer-labs-le/. La cabergolina è utilizzata nel trattamento di disturbi associati ad elevati livelli di prolattina, sia se a provocarne l’incremento siano tumori dell’ipofisi, sia se si tratta di disturbi dalle cause ignote. La terapia con cabergolina può provocare ipotensione ortostatica, cioè un calo improvviso della pressione sanguigna in seguito al passaggio da una posizione sdraiata o seduta ad una posizione eretta.

Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cabergolina ratiopharm?

Durante il trattamento con cabergolina non sono state osservate variazioni della frequenza cardiaca né variazioni compatibili del tracciato ECG. In una minoranza di pazienti è stata osservata una diminuzione della pressione sanguigna di rilevanza clinica principalmente in ortostatismo. Durante il trattamento con cabergolina non sono state osservate modifiche della frequenza cardiaca nè variazioni considerevoli del tracciato ECG. Gli effetti farmacodinamici di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani, in puerpere e in pazienti iperprolattinemiche. Dopo una dose orale singola di DOSTINEX(0,3-1,5 mg), si osserva una significativa diminuzione dei livelli di prolattina sierica in tutte le popolazioni studiate. L’effetto è rapido (entro 3 ore dalla somministrazione) e persistente (fino a 7-28 giorni nei volontari sani e nelle pazienti iperprolattinemiche e fino a giorni nelle puerpere).

AIFA: Novità prescrittive per cabergolina e ketorolac

  • Come con altri derivati dell’ergot, la cabergolina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con grave malattia cardiovascolare, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o emorragia gastrointestinale, o con anamnesi positiva per gravi disturbi mentali, in particolare di tipo psicotico.
  • È necessario prestare attenzione in caso di somministrazione di cabergolina in concomitanza con altri farmaci che notoriamente abbassano la pressione.
  • Misurando la quantità di urina escreta e la sua diluizione, il dosaggio giusto può essere identificato.
  • Le persone che sono a rischio per problemi cardiaci dovrebbero iniziare con basse dosi di ormone tiroideo.
  • Non sono stati studiati gli effetti degli antibiotici macrolidi sui livelli plasmatici di cabergolina quando somministrati in concomitanza.

Come avviene con altri derivati dell’ergot, la cabergolina non deve essere usata in donne con ipertensione indotta dalla gravidanza, per esempio preeclampsia o ipertensione post-parto. Per i pazienti che presentano grave disfunzione epatica o insufficienza renale allo stadio terminale vedere il paragrafo 4.4. Il dosaggio terapeutico raccomandato va da 2 a 3 mg di cabergolina/die come terapia coadiuvante a levodopa/carbidopa. Al fine di ridurre il rischio di effetti indesiderati gastrointestinali, si raccomanda di assumere cabergolina in concomitanza con i pasti per tutte le indicazioni terapeutiche. Non vi sono dati disponibili circa le possibili interazioni tra cabergolina e gli altri derivati dell’ergot.

Cabergolina Teva riduce la pressione sanguigna, e ciò può alterare la capacità di reazione di alcuni pazienti. È necessario tenere in considerazione questa eventualità in situazioni che richiedono un particolare stato di vigilanza, come ad esempio la guida di un’auto o l’uso di macchinari. La gravidanza deve essere esclusa prima della somministrazione di cabergolina; dopo il trattamento si deve evitare la gravidanza per almeno un mese. Non sono disponibili informazioni circa l’interazione tra cabergolina e altri alcaloidi dell’ergot. Di conseguenza, l’uso concomitante di questi medicinali durante il trattamento a lungo termine con cabergolina è sconsigliato.

• Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere/addome, che può manifestarsi con dolore alla zona lombare/fianchi ed edema agli arti inferiori, e presenza di qualsiasi tipo di massa o dolorabilità addominale che può indicare fibrosi retroperitoneale. In associazione a versamento pleurico/fibrosi è stato osservato un aumento anomalo della velocità di eritrosedimentazione (VES). Pertanto, in caso di anomalo aumento della VES si raccomanda l’esecuzione di una radiografia del torace. Il beneficio derivante da un trattamento continuato deve essere periodicamente rivalutato, tenendo conto del rischio di reazioni fibrotiche e valvulopatia (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8). Sono stati evidenziati effetti maternotossici ma non teratogeni nei topi con dosaggi di cabergolina fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 55 volte la dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo dell’organogenesi. Sulla base dell’emivita di eliminazione, le condizioni di steady-state si raggiungono dopo 4 settimane, come confermato dal picco medio dei livelli plasmatici di DOSTINEX ottenuto dopo singola somministrazione (37 ± 8 pg/ml) e dopo 4 settimane di somministrazioni ripetute (101 ± 43 pg/ml).

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